Giuseppe e Fidalma Lisio. Il Tessuto d’Arte tra passato e futuro

Giuseppe e Fidalma Lisio. Il Tessuto d'Arte tra passato e futuro
Data inizio 14/10/2017 – 16:00
Data fine 04/03/2018 – 18:00

È all’interno del ciclo di eventi “Ieri ed oggi: personaggi nella tessitura” che si inserisce la mostra dedicata a due figure emblematiche nella storia delle manifatture di tessuti pregiati italiani: Giuseppe Lisio (Chieti, 1870 – San Michele di Pagana, 1943) e Fidalma Lisio (Firenze, 1910 – San Michele di Pagana, 2001).

La mostra “Giuseppe e Fidalma Lisio. Il Tessuto d’Arte tra passato e futuro” – a cura della Fondazione Arte della Seta Lisio, Firenze in collaborazione con il Laboratorio Tramandiamo – si terrà presso il Museo dell’Arte della Lana – Lanificio di Stia, dal 14 ottobre 2017 al 4 marzo 2018 e vedrà esposti velluti e broccati, capi d’abbigliamento e accessori, documenti e fotografie storiche, a delineare momenti di vita di due paladini del Tessuto d’Arte.

Il percorso mostra ha inizio con testimonianze fotografiche e documentali di Giuseppe Lisio, formatosi a Milano alla fine dell’Ottocento presso una delle più note tessiture dell’epoca –la Luigi Osnago- che aprì la sua manifattura e il suo primo negozio a Firenze nel 1906.
Prendendo lezione da un passato eccellente nel quale la produzione italiana di velluti e broccati tessuti a mano primeggiava nel mondo, Lisio si impose conquistando una nicchia del mercato internazionale con tessuti di qualità superiore.

Appassionato cultore di storia dell’arte, Giuseppe Lisio faceva riprodurre o reinventare moduli decorativi che hanno caratterizzato le diverse epoche, applicati rigorosamente con le tecniche tessili più ricche e complesse, quali velluti operati tagliati e ricci, broccati in seta, oro e argento. Velluti e broccati famosi della produzione Lisio quali il “Mercurio”, il broccato “Primavera o il “Veronese”, sono solo alcuni dei più famosi riferimenti artistici in mostra.
Come il suo conterraneo e amico Gabriele d’Annunzio, del quale la mostra espone alcune testimonianze epistolari, Giuseppe amava il bello e il ben fatto, che trasmettessero al contempo contenuti significativi.

Il percorso espositivo prosegue poi con Fidalma Lisio: la via tracciata da Giuseppe Lisio venne poi ripresa nel secondo dopoguerra dalla figlia, che mantenne alta la fede in una vera e propria missione di vita quale è stato il tramandare un’Arte antica, vista come radice feconda per un futuro di sviluppo.
La sua ferrea volontà di preservare e tramandare l’arte della tessitura manuale di velluti e broccati in seta ha portato alla nascita nel 1971 della Fondazione Arte della Seta Lisio, che attraverso le sue attività manifatturiera, didattica e culturale si è proposta come polo esemplare nel mantenimento di una tradizione sulla quale fondare una creatività moderna.

L’immenso patrimonio di esperienze e di conoscenze continuano tutt’oggi ad essere a disposizione delle nuove generazioni, che vedono nella Scuola della Fondazione Lisio un polo di formazione altamente specializzante e unico nel suo genere per la stretta connessione tra le attività manifatturiere e didattiche.

L’obiettivo di Fidalma di perpetuare una tradizione così importante e mostrarne al mondo l’immenso valore si esprime ancora oggi anche nel settore Culturale tramite la promozione e la diffusione della cultura tessile: mostre, pubblicazioni, convegni, giornate di studi, seminari e soprattutto, la cura e l’edizione della rivista semestrale “Jacquard. Pagine di cultura tessile”.

“Giuseppe e Fidalma Lisio. Il Tessuto d’Arte tra passato e futuro”
Museo dell’Arte della Lana – Lanificio di Stia,
via Sartori, 2 – 52015 Pratovecchio Stia (AR)
Tel. 0575 582216 – 338 4184121
info@museodellartedellalana.it
http://www.museodellalana.it/giuseppe-e-fidalma-lisio-il-tessuto-darte-tra-passato-e-futuro

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